Rock Time del 7 Maggio 2023

Playlist:

Bentornati a Rock Time!

La puntata di oggi inizia con due grandissimi artisti, e due canzoni di Nick Cave.

La copertina è per Johnny Cash e la sua cover di The Mercy Seat, mentre di Cave ci ascoltiamo la dolcissima Love Letter. Confesso che amo molto di più il Cave intimista di quello rumorista!

Qui trovate il testo e la traduzione di Love Letter

Gli Swans si sono formati nel 1982, e hanno attraversato stili musicali diversissimi tra loro, dall’industrial al folk al gothic al drone. La canzone che vi propongo chiude il loro album ‘The Burning  World’ del 1989.

I Neville Brothers sono una delle istituzioni musicali di New Orleans. Il gruppo si è formato nel 1977 ma i fratelli Neville hanno un background musicale di tutto rispetto, avendo lavorato con I Meters, Allen Toussaint, i Wild Tchoupitoulas ecc. insomma la storia della musica della Big Easy.

Ann Peebles ha raggiunto il successo coi suoi dischi degli anni 70 per la Hi Records, la stessa casa discografica di Al Green, sotto la produzione di Willie Mitchell.

La bella cover del brano di Bob Dylan contenuto in origine su ‘Nashville Skyline’, proviene da una raccolta di pezzi soul eseguiti da grandi nomi come Allen Toussaint, Mavis Staples, Irma Thomas e Billy Preston, oltre alla stessa Peebles, prodotta da Joe Henry, e pubblicata nel 2005. Il sottotitolo di “I Believe to My Soul” era ‘Session 01’, ma purtroppo finora non c’è stata una ‘Session 02’.

“Speedway at Nazareth” proviene da “Sailing To Philadelphia”, album del 2000 di Mark Knopfler, che in studio è accompagnato da un duo che abbiamo già apprezzato qualche settimana fa, Gillian Welch e Dave Rawlings,

La canzone narra di un pilota che le prova tutte per vincere un gara, e ogni volta fallisce, per un motivo o per l’altro, finchè finalmente al Nazareth Speedway (Nazareth in Pennsylvania)  il suo impegno riceve la giusta ricompensa.

‘Occasional Rain’ è la mia canzone preferita dell’ultimo album dei War On Drugs, la versione che vi propongo proviene da un live stream dall’Ukranian Civic Center di Los Angeles, il 9 Dicembre 2021

Rhiannon Giddens è una straordinaria cantante e musicista, da anni impegnata in un percorso di rivisitazione e riproposizione della musica tradizionale Americana, dal folk al country al jazz al blues.

Dal 2018 collabora con Francesco Turrisi, polistrumentista originario di Torino.

Turrisi all’età di 20 anni ha lasciato l’Italia, prima per studiare al conservatorio de l’Aia dove ha conseguito una Laurea e un Master, per poi iniziare una carriera che lo ha portato dal 2006 in Irlanda, dove vive tuttora.

Rhiannon e Francesco sono una coppia non solo artistica, e visitano abbastanza spesso l’Italia, anzi in Luglio saranno in concerto al Festival dei Due Mondi di Spoleto e poi a Perugia per l’edizione del cinquantennale di Umbria Jazz.

Torna a Rock Time Natalie Merchant, di cui vi faccio ascoltare l’unica cover dell’ultimo bellissimo album ‘Keep Your Courage’. ‘Hunting the wren’ è una composizione di Ian Lynch dei Lankum, con un testo ispirato alla vera storia di un gruppo di donne che vissero nella Contea di Kildare nel 19° Secolo

Gran parte della canzone utilizza lo scricciolo (the wren) e le tradizioni e superstizioni associate alla sua omonima festa in Irlanda, come metafora dell’abuso e dello sfruttamento di queste donne, e delle donne in generale.

I Lankum sono una delle band Irlandesi emergenti, fondono il folk con il punk e il drone, e hanno pubblicato da poco il loro nuovo disco ‘False Lankum, da cui ascoltiamo ‘Newcastle’.

Bruce Cockburn è un grande cantautore Canadese, poco conosciuto dalle nostre parti ma autore di una serie di ottimi dischi, in una carriera iniziata nell’ormai lontano 1970. Se volete conoscerlo meglio vi consiglio ‘Night Vision’ (1973), ‘In The Falling Dark’ (1976), ‘Humans’ (1980), ‘Nothing but a burning light’ (1991) e ‘The charity of night’ (1997), da cui proviene l’ultimo pezzo di oggi, ‘Pacing the cage’

Vi ricordo che sul sito di Radio Nova sono presenti i podcast di tutte le puntate di Rock Time, se volete riascoltarle o le avete perse.

Un saluto da Lorenzo Comastri, vi ricordo l’appuntamento a domenica prossima e chiudo col classico augurio: che il rock sia sempre con voi!

LC