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Torna in rotazione radiofonica “Giura”, il brano dedicato al disastro ferroviario di Viareggio

29 Giugno 2021

Torna oggi  in rotazione radiofonica “Giura”, il brano dedicato al disastro ferroviario di
Viareggio, tra le tante altre iniziative volute per mantenere vivo il ricordo di quanto accaduto, una ferita ancora aperta nel cuore di un’intera città, anche alla luce della sentenza della Cassazione dello scorso gennaio. Viareggio, 29 giugno 2009, ore 23:48, un treno carico di GPL deraglia in stazione causando uno dei disastri più gravi nella storia del nostro Paese: 32 morti, centinaia di feriti e la distruzione tra le fiamme di un intero quartiere.

“Giura, giura che è vero… che tutto questo è solo un brutto sogno che scorderemo… Giura che domattina quando apro gli occhi sarà tutto ancora com’era prima…” : pubblicata nell’anno del  decennale, interpretata da Benedetto Pennato e Lorenzo Fiorentino, mette in musica il racconto di quella drammatica notte di inizio estate.

“Sono passati 12 anni, ma ricordo ancora attimo per attimo in modo assolutamente chiaro tutto quanto – riferisce Benedetto, autore del testo del brano -. Mancano pochi minuti a mezzanotte e mi trovo nel mio appartamento al secondo piano di una palazzina non distante dalla stazione. Sento passare un treno che fischia ripetutamente e subito dopo un tonfo sordo accompagnato come da una
forte scossa di terremoto. Passano pochi istanti  – continua –  e poi un’esplosione, poi un’altra, poi un’altra ancora, che sembra di essere sotto un bombardamento. Mi affaccio alla finestra e vedo un muro di fiamme alto più di un palazzo di 4 piani che incombe sul mio isolato,  ore di attesa per avere notizie certe, con un forte odore di fumo e di bruciato che aggredisce le narici e lo stomaco. Poi in piena
notte l’altoparlante di una macchina della polizia municipale squarcia il silenzio. Sono in  ‘zona rossa’, devo evacuare”.

Aggiunge Lorenzo “Ci è voluto tempo per completare la scrittura di questo brano, che è stato il nostro modo per cercare di esorcizzare la paura, il dolore e la rabbia di quella notte e che vuole essere un sentito omaggio a chi non c’è più e un piccolo contributo per non dimenticare”.


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