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Let it rock 56: Bootleggers, roll your tapes! FILE ASCOLTABILI

4 Gennaio 2015

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La prima puntata del 2015 di Let it rock è dedicata ai bootlegs.

Il termine bootleg nasce dal periodo del proibizionismo, negli anni 20 del 1900, durante il quale i contrabbandieri di alco0l erano soliti nascondere nelle gambe degli stivali le bottiglie di whisky illegale.

Nel mondo della musica il termine indica una registrazione non ufficiale, quindi ‘illegale’, di un concerto o di una sessione di registrazione, privata o ufficiale.

Il primo bootleg della storia è stato ‘The great white wonder’, documento delle registrazioni di Bob Dylan insieme ai membri degli Hawks, divenuti poi The Band, nella cantina di una casa di West Saugerties, NY.

Da quelle registrazioni nacquero i Basement Tapes, che sono stati pubblicati finalmente in forma integrale proprio alla fine del 2014.

Molti bootleg sono infatti stati soppiantati nel tempo da registrazioni ufficiali, anche se non tutte queste produzioni ufficiali erano di qualità superiore al prodotto ‘pirata’.

I bootleg, proprio per il loro stato di ‘fuorilegge’, sono diventati oggetti di culto per gli appassionati di musica rock, e sebbene molti artisti ancora oggi si oppongano alle registrazioni non ufficiali dei propri concerti, molti altri hanno apertamente accettato l’idea della libera registrazione e successiva circolazione delle proprie performances dal vivo.

I primi bootleg avevano una qualità sonora molto bassa, come era logico aspettarsi alla fine degli anni 60, ma col progredire della tecnologia la qualità delle registrazioni è sensibilmente migliorata ed alcuni bootleg non hanno assolutamente nulla da invidiare alle registrazioni ufficiali.

Oggi ascolteremo alcuni estratti da famosi bootleg, quindi preparatevi a fare un salto nella storia della pirateria sonora !

Bob Dylan With Tom Petty & The Heartbreakers – Knockin’ on Heaven’s door (True confessions tour, Sidney, 24-25/02-1986)

Dylan ha dichiarato più volte che il durante il tour con gli Heartbreakers lui si trovava in uno dei punti più bassi della propria carriera, ma questa rimane per me la miglior versione di Knockin’ on heaven’s door che abbia ascoltato in vita mia.

Tom Waits – Invitation to the blues (Brema, 26/04/1977)

Bonnie Raitt – Women be wise (Sigma Studios, Philadelphia, WMMR, 22/02/1972)

Neil Young – Too far gone (Chrome dreams, 1977)

Van Morrison – Wild night (Los Angeles, 26/05/1973)

John Mellencamp – Martha says (Deer Creek, 04/07/1992)

John Hiatt – Paper thin (Bacchanal, San Diego, 12/12/1988)

Warren Haynes – Soulshine (Stanhope house, 29/06/1997)

Southside Johnny & the Asbury Jukes – This time baby’s gone for good (Stone Pony, Asbury Park, 30/05/1986)

Dave Alvin & The Guilty Men – Abilene (Slim’s, San Francisco, 04/09/1999)

 

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