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Let it rock 60: play it loud. FILE ASCOLTABILI

1 Febbraio 2015

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Logo Let it RockCome promesso, ogni 10 puntate ci occupiamo di un decennio della storia del rock, questa settimana tocca agli anni 60!

I sixties sono indubbiamente uno dei decenni più ricchi di storia, nomino a caso il decollo della scena folk del Greenwich Village, la surf music e la summer of love Californiana, il soul di Detroit e della Stax, la british Invasion, la riscoperta del blues, il movimento acido/psichedelico e molti altri.

Quindi questa puntata non poteva che essere ricca di classici, sia come canzoni che come nomi, a partire da Bob Dylan, che ascoltiamo in apertura con la versione del celeberrimo ‘Live at Royal Albert Hall’ di Like a rolling stone.

Come sapete, e se non lo sapete ve lo dico io, questo album che costituisce la quarta uscita delle Bootleg Series di Dylan è intitolato alla celebre sala da concerti Londinese, ma è stato in effetti registrato alla Manchester Free Trade Hall, nel maggio 1966, durante il tour di Dylan insieme agli Hawks, futuri The Band,anche se in questo disco alla batteria c’è Mickey Jones al posto di Levon Helm.

In questo tour Dylan alternava un set acustico ad uno elettrico, e dopo l’esecuzione di Ballad of a thin man uno spettatore accusa Dylan di essere un Giuda (l’epiteto ‘Judas’ si sente chiaramente nella registrazione), al che Dylan non gliele manda a dire, e risponde ‘I don’t believe you, you’re a liar’, prima di chiedere al suo gruppo di suonare il pezzo successivo, ovvero Like a rolling stone, ‘fucking loud’ e gli Hawks eseguono alla lettera!

Questo concerto in effetti fu quasi una guerra tra chi stava sul palco e la maggioranza del pubblico.

Due mesi dopo Dylan ebbe un incidente in motocicletta, che lo costrinse ad annullare le rimanenti date del tour, e ad iniziare un nuovo periodo della sua lunga storia…

Altro momento storico è la performance della Jimi Hendrix Experience al Festival di Monterey, il 18/06/1967, da cui ascoltiamo Foxy lady. Questo concerto fece conoscere Hendrix negli Stati Uniti, e contribuì moltissimo alla sua fama successiva.

Altri pezzi live che ascoltiamo questa settimana sono ‘Folsom Prison Blues’ di Johnny Cash registrata proprio nella prigione di Folsom, nel Gennaio 1968, e No expectations dei Rolling Stones presa dal Rock’n’roll circus, un evento creato dagli Stones a cui parteciparono anche gli Who, Taj Mahal, i Jethro Tull, Marianne Faithfull, e John Lennon e Yoko Ono. Lo show doveva essere trasmesso dalla BBC ma non se ne fece nulla, le malelingue dicono perché gli Stones si resero conto di essere stati surclassati dagli Who.

Il concerto vide la luce solo nel 1996.

Anche ‘There was a time’ di James Brown è registrata dal vivo, a Dallas, nel 1968.

So you want to be a rock and roll star apre ‘Younger than yesterday’, album del 1967 dei Byrds, che all’epoca non ottenne un grande riscontro sia critico che di vendite, ma col tempo venne rivalutato ed è ora considerato uno dei capolavori del gruppo di David Crosby, Chris Hillman e Roger McGuinn.

Per quanto riguarda la soul music, la scelta risulta praticamente impossibile, tanti sono i capolavori usciti in questi dieci anni. Vi propongo un brano poco conosciuto del grande Otis Redding, Loving by the pound, e un pezzo dal primo album di Al Green prodotto da Willie Mitchell, oltre alla già citata There was a time.

Sul versante blues, ascoltiamo un brano dal primo album dei Fleetwood Mac, il famoso ‘Dog and dustbin’ dalla foto di copertina che ritrae appunto un cane e un bidone dell’immondizia, ovvero I loved another woman di Peter Green, in cui sono evidenti le influenze ‘latine’ che avrebbero portato alla successiva ‘Black magic woman’.

Le influenze latine sono ovviamente evidenti fin dal primo album di Carlos Santana, da cui ascoltiamo uno dei classici, Evil ways.

Dal primo disco dei Led Zeppelin proviene invece Babe I’m gonna leave you, cover di un oscuro brano di Anne Bredon, che all’inizio non fu inclusa tra gli autori del brano, e solo in seguito fu accreditata, pare a seguito di un scontro legale.

Chiude la puntata uno dei pezzi più noti del trio blues/rock dei Cream, ovvero White room.

Ecco la scaletta completa:

Bob Dylan – Like a Rolling stone (live 17/05/1966, Manchester Free Trade Hall)

Jimi Hendrix – Foxy lady (live At Monterey, 1967)

Byrds – So you want to be a rock’n’roll star

Led Zeppelin – Babe I’m gonna leave you

James Brown – There was a time

Otis Redding – Loving by the pound

Al Green – I stand accused

Fleetwood Mac – I loved another woman

Santana – Evil ways

Johnny Cash – Folsom Prison Blues (Live At Folsom Prison)

Rolling Stones – No expectations (Rock’n’ roll circus)

Cream – White room

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