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Let it rock n° 77: Birds. FILE ASCOLTABILI

31 Maggio 2015

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Benvenuti alla puntata n.77 di Let it Rock.

Nel 1970, poco dopo l’uscita di ‘After the gold rush’, Neil Young tenne una serie di concerti acustici e in solitario al Cellar Door di Washington, le registrazioni di questi concerti sono uscite ufficialmente solo alla fine del 2010, nell’ambito della serie ‘Archives Performance Series’: per aprire questa puntata ho scelto per voi una toccante ‘Birds’ .

Tutta la puntata si snoderà su queste atmosfere, ascolteremo diverse ballads divise tra novità, classici e piccoli gioielli che meritano di essere riascoltati.

Tra le novità, ci ascolteremo ‘Silver Eagle’ dall’ultimo album di Mark Knopfler ‘Tracker’ uscito in Marzo e ‘Transit of Venus’, dall’ultimo disco di Graham Parker ‘Mistery Glue’, uscito due settimane fa e realizzato insieme ai Rumour, il gruppo che lo ha accompagnato nei primi dischi fino a ‘Squeezing out sparks’ del 1979.

‘King hummingbird’ è stata scritta da JJ Grey per ricordare il momento in cui, da ragazzo, uccise un colibrì (hummingbird) e per chiedere perdono all’uccello di questa azione, della quale si è reso conto, troppo tardi, quanto fosse vuota e inutile: bel testo e bellissima canzone.

‘Sorrow’ appartiene a quello che considero il miglior disco di Krieg Viesselman, ‘The pull’, uscito nel 2006.

Viesselman è stato ‘scoperto’ da Taj Mahal, che rimase colpito dalla miscela di country, blues e folk della musica del cantautore nativo del Minnesota ma cresciuto nel New England, che ha riscosso il suo maggior interesse in Europa, Inghilterra e Scandinavia soprattutto.

Di Willy DeVille e John Hiatt c’è poco da dire, due giganti del rock venato di blues e soul, che vi propongo con due pezzi ‘minori’ ma ugualmente splendidi come ‘Nightfalls’ e ‘Don’t wanna leave you now’.

‘Blue river’ dà il titolo al capolavoro di Eric Andersen del 1972, uno dei migliori esempi di songwriting del decennio.

Dave Alvin, come DeVille e Hiatt, appartiene ad un epoca successiva e dopo aver celebrato col fratello Phil e i Blasters il rock’n’roll dei 50 e dei 60 con alcuni album tiratissimi, nella propria carriera solista ha abbracciato uno stile più vicino al country, al folk e al blues pur senza rinnegare le origini rock. Da ‘Ashgrove’ del 2004 vi faccio ascoltare ‘Nine volt heart’, canzone sul potere che la musica, arrivandoci dalle radio a pile che ci portiamo (o forse è meglio dire ci portavamo) in giro, può avere nella vita di ognuno di noi.

La puntata si chiude con una lunga ballad della Chris Robinson Brotherhood, progetto parallelo ai Black Crowes, impreziosita da un lungo assolo in crescendo di Neal Casal, che non sarà Warren Haynes o Derek Trucks ma ricorda molto lo stile di molte jam della Allman Brothers band.

Playlist:

Neil Young – Birds

Krieg Viesselman – Sorrow

Willy DeVille – Nightfalls

Mark Knopfler – Silver Eagle

Eric Andersen – Blue river

JJ Grey & Mofro – King hummingbird

John Hiatt – Don’t wanna leave you now

Graham Parker & The Rumour – Transit of Venus

Dave Alvin – Nine Volt Heart

Chris Robinson Brotherhood – Star or stone

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