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Radionova. “Il Gabbiere” / Le città del mondo. ASCOLTA I FILE

9 Dicembre 2015

File diciottesima puntata
Prima parte
Seconda parte
Terza parte

 

M.C. ESCHER (Dutch, 1898-1972), Day and Night, 1938,

M.C. ESCHER (Dutch, 1898-1972), Day and Night, 1938,

Sorella mia, mio bene, che dolce noi due insieme,
 pensa, vivere là!

 Amare a sazietà,
 amare e morire
 nel paese che tanto ti somiglia!

I soli infradiciati
 di quei cieli imbronciati
 hanno per il mio cuore il misterioso incanto
 dei tuoi occhi insidiosi che brillano nel pianto.

Là non c’è nulla che non sia beltà,ordine e lusso, calma e voluttà.

(Invito al viaggio  – Baudelaire)

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Ascolteremo:

Franco Battiato – Prospettiva Nevski

Milva – Alexander Platz

David Bowie – Where are we now

Massimo Bubola – Il cielo d’Irlanda

Blur – Pyongyang

Bon Iver – Perth

Elliot Smith – Angeles

Caetano Veloso – Cidade Maravilhosa

Tinariwen – Amassakoul ‘N’ Tenere

Brad Mehldau – Paris

Luca Caselli
Luca Caselli

Luca Caselli

 

Il problema di scrivere una “bio” è quello di  avere elementi sufficientemente interessanti da porvi. La mia sarà dunque una descrizione minimale (e anche “menomale”).
Curioso, ingegnere, affascinato dalle storie e dalla fantasia, amante incestuoso di “Sora” musica, la quale mi convinse a creare questo programma radiofonico che vorrei diventasse anche la mia filosofia di vita.
Originario di Toano (RE) del quale porto le deviazioni, sento la mancanza di De André ogni due giorni e non manco di strimpellare oggetti sonori qualora Crono mi conceda del tempo. Privo di talenti particolari m’interesso di tutto, spaziando dalla programmazione alla scrittura, dalla pittura alla techno (ma non chiedetemi di ballare, non sono dotato di articolazioni).

 

Davide Biondi

Davide Biondi

Afferma: “nacqui nell’ormai sufficientemente lontano mese di novembre dell’anno 1982, da padre geometra Fernando e madre professoressa Maria Teresa, concepito e messo al mondo nella ridente cittadina costiera molisana di Termoli (famosa per il suo brodetto di pesce, u’ bredette). Alla dura età di 19 anni non compiuti emigrai, da buona tradizione/cliché, nel “Nord Italia”, esattamente nella nebulosissima Parma, città che entrò piuttosto presto nel mio cuore per ragioni non esclusivamente culinarie, allo scopo di procurarmi una solida (cubica, per essere precisi) istruzione universitaria in Ingegneria Informatica, misteriosa branca moderna della precitata facoltà.

Ivi tuttoggi lavoro presso locale azienda di automazioni industriali, barcamenandomi nel mio sempre più agognato tempo libero nelle attività più disparate, una su tutte il “basketpattinaggiocucinafotografiamodellismonavalepuzzlecinema‘.

 

 

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