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Giuseppe Cupello, psichiatra, racconta a Radionova la sua esperienza col Coronavirus, dando preziosi consigli

6 Aprile 2020

Insieme a voi mattino, la trasmissione creata da Radionova per informare sul Coronavirus, questa mattina ha avuto in collegamento il dottor Giuseppe Cupello, medico psichiatra e psicoterapeuta, intervistato da Doris Corsini e dalla dottoressa Ameya G. Canovi, psicologa e dottore di ricerca.

il dottor Giuseppe Cupello

L’intervista al medico ha avuto una doppia valenza. Come professione di aiuto il dr. Cupello ha dato informazioni sui fenomeni psichici che si attivano in questo frangente. E ancora più interessante la sua testimonianza di persona direttamente colpita dal Covid 19.

Il dr. Cupello ci ha parlato delle sue emozioni, paura, angoscia, senso di impotenza, visti dal di dentro e non solo ascoltati dai suoi pazienti.

Gli abbiamo chiesto cosa ha funzionato. il segreto per superare questo momento pare sia vivere il qui e ora, armarsi di tanta pazienza e coraggio. Il senso di incertezza, solitudine e isolamento caratterizzano la condizione di chi vive la malattia, contratta per fortuna in forma lieve dallo psichiatra.

Dall’intervista emerge quanto manchino protocolli terapeutici per il personale sanitario, categoria di lavoratori più traumatizzata dalla pandemia. Il sostegno e il supporto psicologico pare aiutino tutte le persone, sia che si trovino a fronteggiare la malattia in prima persona, che abbiano un familiare, o che lavorino a stretto contatto coi malati.

Tecniche quali il debriefing possono aiutare a superare il disturbo post traumatico da stress che colpirà inevitabilmente certe persone. Consiste in una narrazione guidata e dettagliata del trauma riattualizzato costantemente nella psiche della persona che ha subito lo shock, atta a fargli frammentare l’esperienza per rielaborarla in piccole parti, rese così più accettabili e comprensibili.

Pratiche creative di auto intrattenimento, e di rilassamento aiutano come pure assumere un’attitudine flessibile per affrontare questo momento.

Si suggerisce di inventare forme alternative di vicinanza per evitare si sprofondare nei sensi di colpa in caso di perdita di un caro per la malattia.

Si è parlato di chi subisce una perdita e non può vivere il rituale di accompagnamento che favorisce l’elaborazione del lutto. In questo caso aiuta ritualizzare in maniera diversa la perdita, ognuno a seconda della propria cultura e credo religioso.

Chiedere un aiuto è utile a ogni persona, siamo tutti chiamati ad attivare ancoraggi di resilienza per poter superare questo momento storico inaudito.

E’ possibile ascoltare i file audio della puntata cliccando sui link

Prima parte

Seconda Parte

 


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