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Alice Coltrane, “Kirtan:Turiya Sings” uscirà il 16 luglio

3 Giugno 2021

Questa estate il mondo il mondo potrà finalmente ascoltare una profonda e intensa registrazione della madrina del jazz più spirituale: Alice Coltrane. Registrato nel 1981 e mai condiviso con una vasta audience, Kirtan: Turiya Sings è una straordinaria raccolta di nove canti devozionali, in cui per la prima volta si possono ascoltare solo la voce e l’organo di Alice.

Kirtan: Turiya Sings uscirà il 16 luglio su etichetta Impulse! come parte delle celebrazioni per il sessantesimo anniversario dello storico marchio.

Sebbene nota dai più come partner musicale e consorte di John Coltrane, Alice Coltrane è stimata e per il suo fondamentale apporto al lato più spirituale del jazz grazie alle sue leggendarie incisioni Impulse!, soprattutto Journey in Satchidananda e Ptah, The El Daoud.

Durante gli anni ’70, oltre a mantenere gli impegni come musicista (in studio e in tour), Alice Coltrane si immergeva nelle filosofie e nella mitologia orientali, così come nelle pratiche religiose vediche. All’inizio degli anni ‘80 era divenuta una guida spirituale, realizzando musica ad esclusivo beneficio della sua comunità al Vedantic Center, a nord ovest di Los Angeles.

La registrazione originale dei canti di Turiya Sings fu in origine pubblicata nel 1982 solo su musicassetta per gli allievi dell’ashram. Oltre alla voce e all’organo di Alice, la registrazione includeva parti per sintetizzatore, archi ed effetti. Nel 2004 il figlio di Alice (e produttore di questo album) Ravi Coltrane ritrovò versioni mai udite prima, in cui erano presenti solo la voce e l’organo Wurlitzer di Alice. Sapeva che questo era ciò che il mondo avrebbe dovuto sentire.

“In questa versione ho ritrovato al massimo livello la sua passione, la sua devozione, la sua estasi nel cantare questi lodi al Supremo. A quel punto ho capito che questo era modo in cui il pubblico avrebbe dovuto ascoltare Turiya Sings” afferma Ravi e continua: “Come suo figlio, cresciuto ascoltandola suonare questi pezzi sullo stesso Wurlitzer che potete sentire nella registrazione, ho compreso che questa scelta avrebbe permesso di preservare la purezza e l’essenza della visione musicale e spirituale di Alice. Per molti motivi, questa essenzialità riesce ad elevare ulteriormente i canti”.

Già dai primi accordi di Kirtan: Turiya Sings si leva un sipario, svelando un regno di spiritualità e devozione che solo Alice Coltrane era in grado di evocare. In questo album non c’è traccia di jazz, non c’è improvvisazione. Il fine è devozionale e spirituale. Questa musica, cantata in sanscrito, evoca spazi infiniti. La voce di Alice è corposa e potente al pari del suo stile organistico pulsante: un crogiolo di influenze musicali, maturate nel corso della sua esistenza.

Ravi Coltrane sintetizza al meglio l’importanza di questo album: “in questo album vi troverete sintonizzati con il blues, il gospel, la musica da chiesa neroamericana, fuse con lo stile di canto carnatico dell’India meridionale. Ma ci sono anche le complesse armonie Motown della nativa Detroit, così come le radici bebop, l’impatto della musica di John Coltrane e l’influsso della musica colta europea – soprattutto dell’amato Stravinsky. Ma, al contempo, questa è musica funzionale ad uno scopo: con amore e illuminazione, pregare i nomi del Supremo. In questo album il vostro spirito e il vostro cuore si rivolgeranno al divino con ispirazione e gratitudine.”

Kirtan: Turiya Sings è stato mixato da Steve Genewick e masterizzato da Kevin Reeves a partire dai master originali a 24 tracce. Si tratta dello stesso team che nel 2004 si occupò dell’ultima incisione di Alice Coltrane, Translinear Light. Le lacche per l’edizione in vinile sono state realizzate da Ryan D. Smith presso Sterling Sound. L’album sarà disponibile in vinile, CD, download e su tutte le piattaforme di streaming.

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