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Mavis Staples&Levon Helm: Carry Me Home

3 Dicembre 2022

 La storia delle produzioni discografiche ha offerto spesso alcune situazioni grottesche.

Lavori registrati e lasciati ad ammuffire nei cassetti di qualche sciagurato discografico.

Mi torna in mente l’album live registrato nel 1977 da Muddy Waters, Johnny Winter e James Cotton ed uscito poi nel 2007.Breakin’it Up,Breakin’it Down è rimasto a stagionare per trent’anni. Ci è voluto il coraggio, la forza e gli sghei di Bob Margolin per farlo uscire. Capire quali sono le cause che producono tutto questo, non è così facile. Spesso sono di carattere economico, legale ed ereditario. Mentre noi, pazienti divoratori della buona musica, restiamo in attesa fiduciosi. A tal proposito mi viene in mente una frase di Oscar Wilde che dice: Se non ci metterà troppo, l’aspetterò tutta la vita. Carry Me Home di Mavis Staples e Levon Helm e rimasto in letargo ben undici anni. Registrato nell’estate del 2011 a Woodstock, negli studi di Helm, è uscito il 20 Maggio del 2022.Una attesa ripagata alla grande.Due veri amici che si sono ritrovati, ma persi velocemente. Helm l’anno successivo se ne è andato a causa di un male incurabile.Un talento straordinario che ha lasciato un vuoto incolmabile. Batterista e cantante storico della The Band, con i quali ha calcato i palcoscenici di mezzo mondo e  vissuto insieme  un’avventura irripetibile. Mavis Staples è la terza figlia di Pops Staples. Una intera famiglia di musicisti e cantanti che iniziano a farsi conoscere cantando nei circuiti gospel nel sud degli Stati Uniti. Mavis aveva una marcia in più, tanto da intraprendere una fortunata  carriera da solista cantando Blues, Soul e Rhythm&Blues. Ry Cooder ha prodotto alcuni dei suoi lavori. Insomma una accoppiata vincente. L’album contiene una serie di canzoni dei repertori tradizionali di artisti come: Curtis Mayfield, Nina Simone, Bob Dylan, Rolling Stones e Fred McDowell. Insieme ad altri pezzi originali ,tutti rivisti splendidamente, viene fuori una raccolta di brani con una forte carica espressiva. Chiaramente a farla da padrona è la voce di Mavis Staples, mentre Levon Helm con un ruolo apparentemente secondario, ha contribuito alla grande alla costruzione di questo lavoro. L’ascolto del disco è piacevole e scorrevole ed ogni pezzo racconta qualcosa ed esprime emozioni. You Got To Serve Somebody, a mio parere, un blues di vero spessore. The Weight, brano famoso della Band, sicuramente è destinato ad una seconda vita, visto la bellezza e la lucentezza della versione. E poi ,I Wish I knew How It Would Feel To Be Free  uno storico brano sulla lotta per i diritti civili (Nina Simone Docet): Immensa.

Materiale vecchio? Fatto e rifatto? Ma non scherziamo. Sono dipinti restaurati, che nelle mani e nelle corde di Levon Helm e Mavis Staples, hanno riacquistato nuova linfa vitale.

Carry Me Home certifica la grandezza di due titani della musica Americana, verso i quali bisognerà inchinarsi per quanto creato e lasciato.

Gianfranco Piria per la rubrica Me&Blues

 

 


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