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Rock Time del 05 Marzo 2023

5 Marzo 2023

 

Puntata del 05/03/2023

Setlist:

Artista Titolo Album Anno
Clash The Magnificent Seven Sandinista! 1980
Isaac Hayes Hyperbolicsyllabicsesquedalymistic Hot Buttered Soul 1969
Public Enemy Black Steel In The Hour Of Chaos It Takes A Nation Of Millions To Hold Us Back 1988
Body Count Hey Joe Stone Free: A Tribute to Jimi Hendrix 1993
Daniel Romano’s Outfit Empty Husk (live) Okay Wow! 2020
Lenny Kravitz Is There Any Love In Your Heart Are You Gonna Go My Way 1993
Al Green Let’s Stay Together Let’s Stay Together 1972
Lucinda Williams One More Day Down Where The Spirit Meets The Bone 2014
Golden Palominos I’ve Been The One Blast Of Silence 1986
Warren Zevon Splendid Isolation Transverse City 1989
Warren Zevon Excitable Boy Excitable Boy 1978

La copertina della puntata di oggi è dedicata ai Clash e alla loro The Magnificent Seven, brano di apertura dell’album Sandinista!

E primo pezzo rap eseguito da un gruppo bianco, precedendo Rapture dei Blondie di circa 6 mesi.

Hyperbolicsyllabicsesquedalimistic è invece il secondo pezzo dell’album capolavoro Hot Buttered Soul di Isaac Hayes, che rimase per 10 settimane al numero 1 delle classifiche r&b nel 1969

Hyperbolic è anche uno dei numerosi brani di Hayes campionati da artisti rap/dance, in particolare dai Public Enemy con Black Steel In The Hour Of Chaos, dal grandissimo It takes a nation of millions to hold us back, uno dei capolavori della storia del rap.

Un altro gruppo rap chiude la prima parte, i Body Count di Ice T alle prese con la cover di Hey Joe di Jimi Hendrix, che a sua volta era una cover di un brano attribuito a Billy Roberts, anche se ci sono diverse versioni su quale sia la vera origine della canzone.

Nella seconda parte si alternano icone pop/rock come Lenny Kravitz con artisti quasi sconosciuti dalle nostre parti come il Canadese Daniel Romano, che merita comunque un occhio (o in questo caso un orecchio) di riguardo da voi appassionati delle sonorità rock.

La puntata si chiude con una sorta di 2×1, ovvero due canzoni dello stesso artista, e che artista: Warren Zevon, uno dei migliori cantautori americani degli ultimi 40 anni.

I testi di Zevon sono spesso crudi e cinematografici,  e se si pensa che suo padre, che lasciò la famiglia quando Warren aveva 16 anni, faceva parte di un’altra ‘famiglia’, quella del gangster Mickey Cohen, mentre sua madre fece parte della Chiesa dei Santi dell’Ultimo Giorno, si può immaginare che tipo di gioventù abbia sperimentato.

Fatto sta che fu solo grazie all’aiuto dell’amico Jackson Browne se Warren riuscì a realizzare il suo primo omonimo album nel 1976, e dal quel momento per circa 25 anni divenne una figura di culto nell’ambito del rock Americano, fino alla sua morte per mesotelioma nel 2003.

Le canzoni che vi propongo sono Splendid Isolation, da Transverse City del 1989 e Excitable Boy dall’omonimo album del 1978.

Tutti i dischi di Zevon meritano un ascolto, ma vi consiglio soprattutto il suo esordio del 1976, Excitable Boy del 1978, Life’ll Kill Ya del 2000 e il canto del cigno, The Wind del 2003

E anche per questa puntata è tutto.

Un saluto da Lorenzo Comastri, vi ricordo l’appuntamento a domenica prossima e … che il rock sia sempre con voi!


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