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Rock Time del 02 Aprile 2023

2 Aprile 2023

Puntata del 02/04/2023

Playlist:

 

ArtistaTitoloAlbumAnno
Led ZeppelinWhole Lotta LoveLed Zeppelin II1969
Temple Of The DogCall Me A DogTemple Of The Dog1991
U2Pride (In The Name Of Love)The Unforgettable Fire1984
Aretha FranklinThinkThe Blues Brothers OST1980
Van MorrisonThis Loving Light Of MineMovin’ On Skiffle2023
Pink FloydHave A CigarWish You Were Here1975
Ramblin’ Jeffrey LeeGo Tell The MountainRamblin’ Jeffrey Lee With Cypress Grove & Willie Love1992
Jackson BrowneThe PretenderThe Pretender1976
Carole KingGoin’ BackWriter1970
Weyes BloodA Given ThingAnd In The Darkness, Hearts Aglow2022
Bill CallahanThe HorseYtilaer2022

Benvenuti a Rock Time!

La puntata di oggi è infarcita di classici, con l’inclusione di qualche novità, o pezzi comunque recenti nella miglior tradizione (!) del programma.

La copertina è dedicata ai Led Zeppelin e al loro brano più famoso, Whole Lotta Love proveniente dal loro secondo album.

Ispirata a You Need Love di Willie Dixon, arrivata agli Zeppelin attraverso la versione degli Small Faces, la canzone è un inno alla licenziosità sessuale.

Il potente riff di Jimmy Page la candida come uno dei primi brani hard rock della storia, ma può essere considerato anche come uno dei primi brani noise, grazie al ‘suono satanico’ ottenuto dall’uso del theremin nell’intermezzo della canzone.

Dopo gli Zeppelin, è il turno dei Temple Of The Dog, sorta di supergruppo nato nel 1990 da un’iniziativa di Chris Cornell, allora cantante dei Soundgarden, in omaggio all’amico Andrew Wood, cantante dei Mother Love Bone morto di overdose poco prima.

Altri membri del gruppo erano Stone Gossard e Jeff Ament, ex Mother Love Bone, Matt Cameron dei Soundgarden, e Mike Mc Cready. Eddie Vedder compare come corista e seconda voce in Hunger Strike.

Quattro mesi dopo l’uscita dell’album dei Temple Of The Dog, uscì Ten dei Pearl Jam, e iniziò un’altra storia.

Terzo pezzo di oggi è un altro classico, ovvero Pride (In The Name Of Love), da The Unforgettable Fire, quarto album degli U2.

Il brano all’inizio doveva essere dedicato a Ronald Reagan, ma dopo la lettura di un libro sulla vita di Martin Luther King, Bono decise di cambiare il testo della canzone che divenne un tributo all’attivista e leader del movimento per i diritti civili degli Afroamericani, insieme ad un altro pezzo dell’album, MLK.

La celebre citazione dell’inizio del viaggio di Joliet e Elwood Blues verso Chicago introduce la versione di Think di Aretha Franklin, appositamente registrata per il film

Conclude la prima parte un estratto dall’ultimo album di Van Morrison, il primo interamente composto da covers, tutto dedicato allo skiffle, un genere molto in voga nel Regno Unito a cavallo tra gli anni 50 e 60, ispirato al jazz, al r&b e al folk.

La seconda parte viaggia tra classici come Have a Cigar dei Pink Floyd, The Pretender di Jackson Browne, e la prima versione realizzata da Carole King della sua “Goin’ back” resa famosa soprattutto dai Byrds, e brani estratti da due album che hanno avuto riscontri molto positivi tra gli appassionati e i critici, ovvero “And in the darkness, hearts aglow” di Weyes Blood, che sarà in concerto a Milano a Novembre, e YtilaeR (Reality, al contrario) di Bill Callahan, che dopo diversi album sotto il nome Smog è arrivato con questo al suo ottavo disco col suo vero nome.

Poi ci sono un’incursione nel blues elettrico di Ramblin Jeffrey Lee, ovvero Jeffrey Lee Pierce ex leader dei Gun Club, accompagnato da Tony Chmelik (Cypress Grove) e  Simon Fish (Willie Love).

Pierce già con i Gun Club aveva esplorato il blues, alla sua maniera stralunata, con Preaching The Blues ma come Ramblin Jeffrey Lee realizza un disco di cover blues con solo due brani originali, uno dei quali è la grande “Go Tell The Mountain”, che non sfigura in tale compagnia.

Vi ricordo che sul sito di Radio Nova sono presenti i podcast di tutte le puntate di Rock Time, se volete riascoltarle o le avete perse (male, male!)

Per oggi è tutto, un saluto da Lorenzo Comastri, vi ricordo l’appuntamento a domenica prossima e … che il rock sia sempre con voi!

LC

La citazione da film proviene da :

The Blues Brothers.


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